Il ritorno

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imageEsiste un mondo, posto alla penombra della vita,  al confine tra l’incanto e il grottesco ,una terra governata da un ordine casuale, dove le stelle si infrangono in continuazione, nel cielo profondo non vogliono restare,  dove la luna  è divenuta cacciatrice  e tutta notte vaga per i cieli   inghiottendo creature Si nutre della loro misera esistenza, nella speranza di ritrovare la pace perduta. Altre creature, abitano questo universo, un tempo ormai lontano erano chiamati i viaggiatori , i navigators, piccoli piloti che attraversavano tutto l’universo, ricercatori del tutto, della conoscenza. Erano invincibili , viaggiavano sempre senza sosta , al servizio della loro creatrice, quanto l’amavano , ma un giorno lei scomparve , non lasciò alcun traccia di se . I navigatori continuarono per cicli e cicli di vita a cercarla , ma tutto era mutato tutti loro , erano stati privati di ogni forma d’amore, avevano perso le rotte , ogni speranza si era spenta.La pazzia l’angoscia governava quel piccolo mondo e le sue creature. Una nuova creatura si aggirava tra quelle terre , portava abiti del posto parlava la vecchia lingua dei navigatori, e la sua anima era libera , gioiosa viaggiava per l’universo , tutto questo dava una nuova speranza. Piantava piccole piante di una specie mai vista, nascevano cuori , carnosi rossi, palpitanti di vita, di amore, le creature se ne nutrivano in continuazione, e per un attimo piangevano lacrime di consapevolezza e dalle loro lacrime rinascevano cuori e anche Luna ne divorava grandi quantità. Lei li guardava soddisfatta, era solo all’inizio del suo lungo lavoro , Sapeva in cuor suo che sarebbe stato tutto diverso, tutto un nuovo ciclo di vita, che si era spostata dalla sua zona di confort , ma li amava a tal punto che avrebbe volentieri corso il rischio di farsi   mangiare dai suoi vecchi Navigatori.image
Troppo sole le lasciai , le mie creature, non sono cattive e così d’amor si devon nutrire

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