10 km In novembre

Prima che l’Inverno ricopra tutto, celando ogni rumore,il parco si riveste di mille sfumature calde, tra terra e cielo, si muovono piccoli runner, tra sentieri ricoperti da manti silvestri multicolor. Esploratori delle viscere umane, si addentrano nel proprio percorso interiore attraversando ogni meandro di carne per raggiungere la propria libertà . Corrono pacifici , silenziosi,rumorosi, ad ogni ritmo,ad ogni fatica, ordinati ,anarchici, metodici, bipolari, potenti ,deboli ,rivoluzionari. Ogni uomo correndo traccia una linea invisibile, ma percepita dalla loro mente , questo filo si intreccia ad altri creando un disegno unico , un disegno che spira alla forza all’equilibrio ,alla luce alla calma. Oggi ho corso accanto a loro, oggi ho corso con loro per loro . L’unicità è data dall’insieme.

Il ritorno

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imageEsiste un mondo, posto alla penombra della vita,  al confine tra l’incanto e il grottesco ,una terra governata da un ordine casuale, dove le stelle si infrangono in continuazione, nel cielo profondo non vogliono restare,  dove la luna  è divenuta cacciatrice  e tutta notte vaga per i cieli   inghiottendo creature Si nutre della loro misera esistenza, nella speranza di ritrovare la pace perduta. Altre creature, abitano questo universo, un tempo ormai lontano erano chiamati i viaggiatori , i navigators, piccoli piloti che attraversavano tutto l’universo, ricercatori del tutto, della conoscenza. Erano invincibili , viaggiavano sempre senza sosta , al servizio della loro creatrice, quanto l’amavano , ma un giorno lei scomparve , non lasciò alcun traccia di se . I navigatori continuarono per cicli e cicli di vita a cercarla , ma tutto era mutato tutti loro , erano stati privati di ogni forma d’amore, avevano perso le rotte , ogni speranza si era spenta.La pazzia l’angoscia governava quel piccolo mondo e le sue creature. Una nuova creatura si aggirava tra quelle terre , portava abiti del posto parlava la vecchia lingua dei navigatori, e la sua anima era libera , gioiosa viaggiava per l’universo , tutto questo dava una nuova speranza. Piantava piccole piante di una specie mai vista, nascevano cuori , carnosi rossi, palpitanti di vita, di amore, le creature se ne nutrivano in continuazione, e per un attimo piangevano lacrime di consapevolezza e dalle loro lacrime rinascevano cuori e anche Luna ne divorava grandi quantità. Lei li guardava soddisfatta, era solo all’inizio del suo lungo lavoro , Sapeva in cuor suo che sarebbe stato tutto diverso, tutto un nuovo ciclo di vita, che si era spostata dalla sua zona di confort , ma li amava a tal punto che avrebbe volentieri corso il rischio di farsi   mangiare dai suoi vecchi Navigatori.image
Troppo sole le lasciai , le mie creature, non sono cattive e così d’amor si devon nutrire

Sveglia 6:04 chissà perché 04 solita lotta interiore fra corpo e mente poi con questo caldo poteva vincere anche il mio povero corpo che questa mattina alzandosi ha lasciato una specie di sindone sul lenzuolo. Esco con l’idea solita del perdente due metri e schiatto ma invece le gambette iniziano a macinare passo dopo passo mi ritrovo nel mio solito parco . Vuoto nessuno insomma dove siete miei piccoli amici e finalmente dopo la prima curva rischio di essere arrotata da due pensionati in bicicletta :”signorina attenta bllll..”io risp solo con un sorriso tiratissimo ma nella mia mente un ” vaf ma cosa ci fate a quest’ora con sto caldo in giro bah h”. Riprendo mi aspetta fra poco la salita e delle strane creature attirano la mia curiosità due runner chiacchierine un po’ più esperte e vecchie di me diciamolo mi passano e non salutano forse appaio un po’ trasparente oggi ??? Continuo e incontro la coppia dell’altra volta curvano prima ma lei sempre pesante come i suoi pensieri e lui leggero e scattante come un cavallo da corsa. Arrivo quasi ai piedi del monte “golgota” e un’altra runner mi saluta questa la conosco mi concede il passo stupita ringrazio e passo avanti la sento dietro di me che mi segue poi più il nulla ma no non può essere è una forte non posso Averla seminata infatti aveva solo cambiato strada . Metà salita mi supera il solito stambecco di montagna , runner munito di gambe lunghe e molleggianti, io invoco il perdono dei miei peccati e spero mi appare una guida spirituale un animale magari che vive al fresco così mi concentro ma nulla nulla solo caldo fatica . La vetta e la discesa incontro un omino buffo in doppio petto, porta il giubbino senza maniche o è un esploratore o un kamikaze pover uomo come me oggi deve espiare le sue colpe . Ohhhh ma cosa vedo il corridore nudista ,mezza età tutto nervi tesi ,che fa le sue ripetute come se non ci fosse un domani fantastico. Seconda salita di espiazioni e poi terza cianotica e sudata come se avessi attraversato il deserto australiano torno verso casa mi compare un animaletto cappellino giacca pantaloni mezza gamba non sono sotto effetto di allucinazioni signora la prego ora le salto addosso e la spoglio ma non ho molto tempo per tutto questo riprendo saluto la poveretta e ultime sgambate verso casa , casa dolce casa peccati espiati buona giornata

Bericht van @@tarmarun.

Sorgente: Sveglia 6:04 chissà perché 04 solita lotta interiore fra corpo e mente poi con questo caldo poteva vincere anche il mio povero corpo che questa mattina alzandosi ha lasciato una specie di sindone sul lenzuolo. Esco con l’idea solita del perdente due metri e schiatto ma invece le gambette iniziano a macinare passo dopo passo mi ritrovo nel mio solito parco . Vuoto nessuno insomma dove siete miei piccoli amici e finalmente dopo la prima curva rischio di essere arrotata da due pensionati in bicicletta :”signorina attenta bllll..”io risp solo con un sorriso tiratissimo ma nella mia mente un ” vaf ma cosa ci fate a quest’ora con sto caldo in giro bah h”. Riprendo mi aspetta fra poco la salita e delle strane creature attirano la mia curiosità due runner chiacchierine un po’ più esperte e vecchie di me diciamolo mi passano e non salutano forse appaio un po’ trasparente oggi ??? Continuo e incontro la coppia dell’altra volta curvano prima ma lei sempre pesante come i suoi pensieri e lui leggero e scattante come un cavallo da corsa. Arrivo quasi ai piedi del monte “golgota” e un’altra runner mi saluta questa la conosco mi concede il passo stupita ringrazio e passo avanti la sento dietro di me che mi segue poi più il nulla ma no non può essere è una forte non posso Averla seminata infatti aveva solo cambiato strada . Metà salita mi supera il solito stambecco di montagna , runner munito di gambe lunghe e molleggianti, io invoco il perdono dei miei peccati e spero mi appare una guida spirituale un animale magari che vive al fresco così mi concentro ma nulla nulla solo caldo fatica . La vetta e la discesa incontro un omino buffo in doppio petto, porta il giubbino senza maniche o è un esploratore o un kamikaze pover uomo come me oggi deve espiare le sue colpe . Ohhhh ma cosa vedo il corridore nudista ,mezza età tutto nervi tesi ,che fa le sue ripetute come se non ci fosse un domani fantastico. Seconda salita di espiazioni e poi terza cianotica e sudata come se avessi attraversato il deserto australiano torno verso casa mi compare un animaletto cappellino giacca pantaloni mezza gamba non sono sotto effetto di allucinazioni signora la prego ora le salto addosso e la spoglio ma non ho molto tempo per tutto questo riprendo saluto la poveretta e ultime sgambate verso casa , casa dolce casa peccati espiati buona giornata

Ore 6:20 già fuori naturalmente senza runtastic , con un orologio anni 80 che non riesco neanche a usare il cronometro ma molto utile per orientamento spazio temporale , con pantaloncini space argentati sembro uscita da un rave di Ibiza maglietta verde marcio del mio pub preferito … Insomma inizio la sessione al parco incontro altri strani individui il primo mezza età corsa lenta ma sembra dovesse rimanerci.Pronta col cell visto che non so far nulla neanche le basi del primo soccorso (figlia di medica e sposata con soccorritore forse rifiuto la cosa), lo supero e imbocco il viale alberato sono già boccheggiante il mio corpo rifiuta e la mia mente lo prenderebbe a calci nel di dietro, incontro una coppia lui passo deciso falcata importante respiro profondo lei arranca sguardo a terra forse vorrebbe ammazzarlo ,ma ormai ha deciso fino a che morte non ci separi , allora su se lei senza allenamento sta dietro ad una macchina da guerra io posso fare di più mi gaso e inizio la salita col mio corpo che dice sei cretinaaaa e la mia mente ora superiamo la culona … Ed ecco per finire i magnifici sette gruppetto di uomini che corrono in gruppo mai soli che ridono e scherzano del nulla una tenerezza infinita, ora l’endorfina scorre potente nel mio corpo si torna a casa ultima salita e poi si torna mandando a quel paese vari automobilisti , si sa il runner mamma carica di endorfina e’ la peggior specie che un automobilista possa incontrare perché deve svestire i panni da space runner e indossare quelli da mamma Blondie .

Sveglia 6:04 chissà perché 04 solita lotta interiore fra corpo e mente poi con questo caldo poteva vincere anche il mio povero corpo che questa mattina alzandosi ha lasciato una specie di sindone sul lenzuolo. Esco con l’idea solita del perdente due metri e schiatto ma invece le gambette iniziano a macinare passo dopo passo mi ritrovo nel mio solito parco . Vuoto nessuno insomma dove siete miei piccoli amici e finalmente dopo la prima curva rischio di essere arrotata da due pensionati in bicicletta :”signorina attenta bllll..”io risp solo con un sorriso tiratissimo ma nella mia mente un ” vaf ma cosa ci fate a quest’ora con sto caldo in giro bah h”. Riprendo mi aspetta fra poco la salita e delle strane creature attirano la mia curiosità due runner chiacchierine un po’ più esperte e vecchie di me diciamolo mi passano e non salutano forse appaio un po’ trasparente oggi ??? Continuo e incontro la coppia dell’altra volta curvano prima ma lei sempre pesante come i suoi pensieri e lui leggero e scattante come un cavallo da corsa. Arrivo quasi ai piedi del monte “golgota” e un’altra runner mi saluta questa la conosco mi concede il passo stupita ringrazio e passo avanti la sento dietro di me che mi segue poi più il nulla ma no non può essere è una forte non posso Averla seminata infatti aveva solo cambiato strada . Metà salita mi supera il solito stambecco di montagna , runner munito di gambe lunghe e molleggianti, io invoco il perdono dei miei peccati e spero mi appare una guida spirituale un animale magari che vive al fresco così mi concentro ma nulla nulla solo caldo fatica . La vetta e la discesa incontro un omino buffo in doppio petto, porta il giubbino senza maniche o è un esploratore o un kamikaze pover uomo come me oggi deve espiare le sue colpe . Ohhhh ma cosa vedo il corridore nudista ,mezza età tutto nervi tesi ,che fa le sue ripetute come se non ci fosse un domani fantastico. Seconda salita di espiazioni e poi terza cianotica e sudata come se avessi attraversato il deserto australiano torno verso casa mi compare un animaletto cappellino giacca pantaloni mezza gamba non sono sotto effetto di allucinazioni signora la prego ora le salto addosso e la spoglio ma non ho molto tempo per tutto questo riprendo saluto la poveretta e ultime sgambate verso casa , casa dolce casa peccati espiati buona giornata

Ieri mattina una voce profonda :”sono le 6:30 non vai a correre ” rispondo “si ma fino a che ora???” ,la voce : “fino alle 8:00”. Mi alzo come un razzo infilo divisa da runner trangugio un coffi e esco. Il caldo mi travolge ,le gambe due piloni pesantissimi, dai su tra poco passa ,Milano sembra già sveglia macchine sfrecciano per i viali ,facce da milanesi imbruttiti alla guida mi osservano come un animale in via di estinzione. Finalmente il parco silenzioso ,vuoto ma dove sono tutti ,forse hanno già corso forse anche per loro troppo caldo oppure il mercoledì non si corre . Prendo il primo viale alberato ,oggi ho tempo per pensare a me ,mi devo concentrare su un ricordo . Inizio la salita , il ricordo risale ad un ‘estate caldissima della mia infanzia . Procedo a passi pesanti il fiato migliora, si ricordo sfocato vacanze io e te ,Milano fine luglio , grandi magazzini ,la tua voce : “Marta hai bisogno di pigiami “, ma io devo andare da qualche parte da sola non ricordo, fine salita. Inizia la discesa ma io rallento sempre, prudenza , pigiami dai colori tenui odio i colori tenui con fantasie di frutta fragole ,angurie ,odio la macedonia, ma li prendiamo lo stesso :” ti stanno benissimo ,andranno bene anche l’anno prossimo “, sembra una minaccia ,imbocco nuovamente il viale ,incontro il solito nudista ma non ho tempo devo inseguire il mio ricordo. Nuovamente fatica ,sudore salita , usciamo dai magazzini piene di sacchetti ,ma dove dobbiamo andare non ricordo forse al mare oppure dove non ricordo ma ricordo il caldo, le zanzare ,i fornelletti a piastrine, il tuo sorriso sempre un po’ tirato eri stanca chissà non trovo il finale mi spiace e nuovamente discesa questa volta con meno prudenza. Nuovamente percorro viale alberato , solo frammenti ,saliamo nuovamente ti porto con me , forza forza e coraggio così dicevi ,sei brava tu puoi farcela abbi fiducia in te. Ok finiamola con questo ricordo tanto non trovo la fine magari mi è venuto in mente perché ho visto vent’anni dopo le stesse fantasie da Zara ,forse il caldo luglio a Milano ,forse la tua malattia sta spazzando via tutti i ricordi belli o brutti sta governando il vuoto ci stiamo preparando. Quasi ora di rientrare torna con me, stammi vicino ad ogni passo come quando ero piccola ,oggi sono quel che sono nel bene e nel male grazie anche a te . Sono rilassata poco endorfina l’abbiamo divisa è tutto dividevamo sono le 8:00 si torna nel mondo reale ricomincia la giornata.

Ore 6:05 amore per i numeri dispari no casualità ,svegLia mente sveglia corpo abbiamo una seduta ,ma è presto mi dice il corpo la mente invece freme per uscire dai siamo alla solita lotta mattutina. Va bene mio dolce involucro ti concedo il tempo di riordinare la cucina e poi si parte. 06:36 in strada deserta nessun essere umano pervenuto direzione parco sempre la solita tiritera passo corto visto che non sono munita di gambe da gazzella,ma cuore grande che sostiene tutte le oscurità e le luci di questa vita ,polmoni grandi che uso male malissimo ma loro mi sostengono in tutti i miei respiri e nelle mie apnee. Eccolo il sentiero ancora il vuoto intorno a me neanche una piccola creatura incontro. Eppure qualcosa dietro a queste verdi frasche si muove,speriamo non sia un goblin o ancora peggio un orco se invece fosse un elfo silvano ma dai su concentrati mica sei Nel Signore degli Anelli ….invece no me lo avete fatto vedere rivedere in quest’estate caldissima ed io ora ho assimilato storia personaggi ma uno più di altri lo trovo il mio ideale amico colui che vorrei al mio fianco no nulla di che forse per voi amanti degli Eroi Maghi ed Elfi ed nani.Il mio amico è mezz’uomo è grassoccio e come dice Morg non porta le scarpe chi è ma Sam … Ohhhhohhh ma sei pazza no sono sicura lui è veramente l’unico che non molla quel lagnoso di Frodo se lo carica pure sulle spalle e lo accompagna in quel viaggio senza ritorno lui sa che è giusto così e allora?… Allora voglio assolutamente dire che contro a quei post sempre più presenti su fb dove si consiglia di star lontano dalle persone lamentose sofferenti io rispondo con un Sam. Salgo scendo curvo ritorno ricurvo e nuovamente risalgo e intanto cerco il mio piccolo Sam…piano piano compaiono altre creature assonnate occhi piccoli ,grondanti di sudore anche loro forse cercano il loro piccolo Sam ,curvano mi superano e poi le supero riconosco molte di loro ma oggi cerco Sam …si torno a casa sempre più lenta il sole batte sulle case,la mia città assolata si sveglia. Un’idea certo Sam ci sei andiamo su non puoi esistere solo nella mia mente devi pur esistere ed ecco apro casa una strana creatura assonnata mi si presenta alla porta :”tutto bene,è andata bene ???” … Mi è sembrato di attraversare le terre desolate di Gondor” mi guarda ride è dice Marta “Mordor” io ahhhhhahhhh mi sembrava ecco il mio Sam .

Tutto tace , mi alzo infilo silenziosamente le mie scarpe da corsa ormai vicine alla pensione , le amo intensamente non so quando riuscirò a staccarmi da loro, esco sempre in silenzio …mi accoglie una luce intensa ,il caldo lo percepisco con un certo piacere , inizio a correre lentamente oggi non mi voglio perdere nulla ,perché gli arrivederci sono pesanti come macigni . Ultima corsa estiva nel parco, intravedo tante facce a me diventate famigliari ,chissà se anche per loro è l’ultima corsa, chissà dove andranno . Per ora siamo tutti qui ad inseguire un pensiero, una storia da raccontare, ognuno il suo passo, un passo che fa tremare il cuore il mio sicuramente il più lento . Incrocio un uomo tatuato avrà l’età di mio padre forse più , ma emana tanta di quell’energia da far risorgere un morto , poi altri corridori del mondo mi attraversano da mesi, salite insieme, poi grandi distacchi ,grandi riprese . Vedo lei c’è sempre un runner da inseguire ,da sfidare , veste normale ,un passo deciso ,gambe lunghe, ci incrociamo ,ci studiamo niente non è pronta , peccato ho tempo ripercorro i miei luoghi preferiti,le papere sono già sveglia e chiacchierone , i ranocchi tacciono. Piego giro accarezzo ogni piccola pianta il percorso lungo,eccola rispunta dietro la collina fa capolino , sorride un piccolo sorriso ma piacevole ti apre il cuore …riprendo i miei passi corti ma forti ,energia di quel sorriso si propaga nelle mie membra felice di aver incrociato questi piccoli eroi ed eroine ….tanti matti in calzoncini ,alcuni più matti …avrei voluto salutarvi tutti a mio modo l’ho fatto … Un ultima salita mi concedo il panorama , si torna a casa ,la tua voce mi accompagna , nella fatica mi sostiene , qui ci si allena per sostenere tutte le emozioni della vita o quasi …. Sorrido incrocio l’ultima runner quella che corre travestita da inverno, forse spera che sia alle porte ,oppure deve espiare qualche colpa, con tenerezza le sorrido , lei timidamente da sotto il cappello brillano due occhi neri e profondi come pozzi asciutti ,la lascio andare, il mio tempo è finito . Si rientra

Agosto è passato in un lampo , ma non è che non ho corso , ho fatto delle uscite , ho anche scritto scritto fitto fitto su un quaderno a quadretti come una giovane innamorata ma pensieri troppo lunghi pieni di tempi lenti , disortografici,ridicoli ma intensi pieni di polvere… Le stradine bianche che costeggiano i canneti del Misa fiume silenzioso quasi assente in agosto ,ho viaggiato accanto a lui nelle mie uscite, mi sono persa su quelle stradine, passi lenti lenti un caldo atroce e poi sono arrivata fino al mare e via sul lungo mare con mia cugina ,la mia amica di infanzia forse un amore fraterno, una cugina pacata silenziosa una madre ragionevole a volte con picchi di atroce devastante tenerezza e un po’ di follia , la follia ahimè ci appartiene è nel nostro dna, abbiamo superato devastazioni sentimentali ,ma soprattutto a 12 anni abbiamo fatto il nostro viaggio studio siamo andate e tornate col treno anzi cambiandone ben tre per l’amata Francia dove abbiamo scoperto che bere vino parlare di filosofia e fumarsi le lucky al mentolo fa veramente figo, e allora cosa saranno gravidanze lavoro trasferimenti, corriamo fino alla rotonda e poi fino al Riz andata e ritorno ti lascio un po’ sola mi allungo ma poi capisco che è un uscita a due silenziose corriamo e poi mi allungo nuovamente e ti lascio un po’ indietro per poi aspettarti al mare per festeggiare con te la nostra corsa una corsa intensa piena di noi …ora torni dai ragazzi ed io aspetto i miei.

Agosto è passato in un lampo , ma non è che non ho corso , ho fatto delle uscite , ho anche scritto scritto fitto fitto su un quaderno a quadretti come una giovane innamorata ma pensieri troppo lunghi pieni di tempi lenti , disortografici,ridicoli ma intensi pieni di polvere… Le stradine bianche che costeggiano i canneti del Misa fiume silenzioso quasi assente in agosto ,ho viaggiato accanto a lui nelle mie uscite, mi sono persa su quelle stradine, passi lenti lenti un caldo atroce e poi sono arrivata fino al mare e via sul lungo mare con mia cugina ,la mia amica di infanzia forse un amore fraterno, una cugina pacata silenziosa una madre ragionevole a volte con picchi di atroce devastante tenerezza e un po’ di follia , la follia ahimè ci appartiene è nel nostro dna, abbiamo superato devastazioni sentimentali ,ma soprattutto a 12 anni abbiamo fatto il nostro viaggio studio siamo andate e tornate col treno anzi cambiandone ben tre per l’amata Francia dove abbiamo scoperto che bere vino parlare di filosofia e fumarsi le lucky al mentolo fa veramente figo, e allora cosa saranno gravidanze lavoro trasferimenti, corriamo fino alla rotonda e poi fino al Riz andata e ritorno ti lascio un po’ sola mi allungo ma poi capisco che è un uscita a due silenziose corriamo e poi mi allungo nuovamente e ti lascio un po’ indietro per poi aspettarti al mare per festeggiare con te la nostra corsa una corsa intensa piena di noi …ora torni dai ragazzi ed io aspetto i miei.